MIMMO JODICE, PERDERSI A GUARDARE

Sibari, 2000
Sibari, 2000

Dal 13 settembre al 25 novembre 2007

Si inaugura mercoledì 12 settembre 2007, alle 19,00 presso Forma, Centro Internazionale di Fotografia la mostra di Mimmo Jodice PERDERSI A GUARDARE. TRENTA ANNI DI FOTOGRAFIA IN ITALIA.

Da Torino a Trieste, da Bolzano a Stromboli la mostra è un inedito viaggio visivo, un lungo e affascinante “Grand Tour” fotografico nel nostro paese, che raccoglie per la prima volta le immagini scattate dal grande autore nel corso della sua lunga carriera.

Stromboli, 1999.
Stromboli, 1999

Tra i più geniali e importanti fotografi italiani, in questi anni Mimmo Jodice non ha mai smesso di guardare, scoprire, meravigliarsi di bellezze e armonie inattese, di improvvisi squilibri e di magie della visione.

Le 160 fotografie in mostra, tutte in bianco e nero e di grande formato, come tante tappe uniscono tra loro, per associazioni visive ed estetiche, foto celebri con altre inedite, vedute di una Napoli nascosta e da scoprire con scorci inattesi di Roma e di Milano, del paesaggio in continua trasformazione  e di piazze e vicoli, monumenti quasi sconosciuti e riscoperti ora con la macchina fotografica e lo sguardo sempre straniato e nuovo di Jodice.

Un viaggio tra visione e realtà, tra un passato ancora così vivo e un presente  problematico, che ci permette di conoscere (e riconoscere) la bellezza composita e varia del nostro paese e la grandezza interpretativa di Mimmo Jodice, uno dei più sensibili e originali interpreti della fotografia italiana.

Napoli, 1979. Scuola di Virgilio.
Napoli, 1979. Scuola di Virgilio

“Vorrei citare Fernando Pessoa: ma cosa stavo pensando prima di perdermi a guardare? Questa frase sembra scritta per me e descrive bene il mio atteggiamento ricorrente: perdermi a guardare, immaginare, inseguire visioni fuori dalla realtà” (Mimmo Jodice)

Le immagini di PERDERSI A GUARDARE ci consentono di vedere l’Italia com’è realmente, come esiste e persiste nei nostri sogni, con uno sguardo unico e completamente nuovo. Dopo aver visto queste opere meravigliose, non si potrà più incontrare il paesaggio italiano senza rendersi conto che un paese che si presume di conoscere possiede un’identità nascosta – e che l’Italia, in fondo, è una serie di fotografie di Mimmo Jodice” (dal testo di Francine Prose).

La mostra è accompagnata da un volume omonimo edito da Contrasto  con testi di Francine Prose, Roberta Valtorta e Alessandra Mauro.