Renato D’Agostin, Tokyo Untitled

 

Tokyo untitled,-2009
Tokyo untitled,-2009

dal 12 febbraio al 7 marzo 2010

Giovedì 11 febbraio, alle 18.30 apre a FORMA, Centro Internazionale di Fotografia, TOKYO UNTITLED fotografie di Renato D’Agostin.

TOKYO UNTITLED nasce dall’amore e dall’attrazione di Renato D’Agostin per la fotografia giapponese, dopo due viaggi in terra nipponica rimane irrimediabilmente affascinato dalla cultura e dalla storia di questa nazione.

“Tokyo Untitled evoca le atmosfere di una Tokyo che appartiene al passato. Mi è difficile credere che le fotografie di Renato D’Agostin siano state scattate di recente…tuttavia quella ritratta da Renato è la Tokyo di oggi.”(Eikoh Hosoe)

È proprio il maestro della fotografia giapponese Eikoh Hosoe ad aver apprezzato e riconosciuto il valore dello studio compiuto da D’Agostin, scrivendo eccezionalmente la postfazione al libro che verrà presentato a Milano, dopo New York, Parigi e Tokyo, proprio in occasione della mostra di Forma.

Sono le sensazioni di stordimento ed isolamento nati dai tempi e dai modi di vivere complessi e nascosti di questa cultura ad emergere in queste fotografie.

Lo sguardo del fotografo è ormai lontano dagli inizi legati ad una lettura descrittiva della realtà, questo senza abbandonare la pellicola e la camera oscura e soprattutto conservando gelosamente gli insegnamenti di un altro maestro della fotografia che ha seguito la sua crescita, Ralph Gibson.

È una Tokyo in bianco e nero dove l’uomo e la vita quotidiana sono visti attraverso gli scorci creati dalle architetture, dove la geometria degli spazi detta il ritmo delle fotografie.

D’Agostin elimina gli elementi riconoscibili della metropoli guidando lo spettatore in un’atmosfera surreale, lontana dagli stereotipi.

“Tokyo Untitled rappresenta la registrazione del mio viaggio nella capitale orientale, nel suo non visibile diluito nel quotidiano visibile.” (Renato D’Agostin)

Renato D’Agostin nasce nel 1983 e inizia la carriera di fotografo a Venezia nel 2001. Nonostante il suo primo amore verso il “realismo” della fotografia legata ai grandi maestri del ‘900 (quali Bresson, Klein), nel tempo accresce la sua curiosità nel catturare situazioni di vita particolari, al limite del reale e del “visibile”. Con lo stesso “occhio fotografico” nel 2002 inizia un viaggio attraverso le capitali dell’Europa occidentale e rimane affascinato dalla città di Parigi.

Tokyo untitled, 2009
Tokyo untitled, 2009

Tornato in Italia frequenta l’Istituto Italiano di Fotografia a Milano e inizia a collaborare con lo studio di produzione Maison Sabbatini. Nel 2005 si trasferisce a New York dove frequenta il corso di Fine Print all’International Center of Photography, nel 2006 diventa assistente di Ralph Gibson. Nel 2007 inizia il suo percorso dedicato alla cultura giapponese.

La mostra è realizzata in collaborazione con mc2gallery contemporary art di Milano.