SELFPORTRAIT AS MYSELF

dialoghi su autoritratto e autobiografia

Una serie di incontri online su fotografia e identità
ideata e condotta da Simona Ghizzoni

Mercoledì 24 febbraio l’appuntamento online è con Alba Zari, protagonista del secondo incontro.
Sarà Alba Zari la seconda protagonista di Selfportrait as Myself, la serie di dialoghi online ideata e condotta da Simona Ghizzoni e dedicata al tema dell’identità e dell’autoritratto in fotografia.

Con gli incontri di Selfportrait as Myself, che hanno preso il via lo scorso gennaio, Simona Ghizzoni intende esplorare il territorio tra fotografia, identità e autorappresentazione. Un desiderio che nasce dal suo lavoro, che parte spesso da temi e immagini che affondano le radici nel suo vissuto personale, e che rielabora e interpreta sfumando spesso i confini tra racconto autobiografico e documentazione.

Dopo la conversazione dello scorso gennaio con Anna Di Prospero, che ha scelto la strada della narrazione autobiografica per conoscersi e raccontarsi, sarà quindi la volta di Alba Zari, che ha fatto della fotografia un vero e proprio metodo d’indagine per definire la sua identità, attraverso l’autoritratto e non solo.

Come racconterà nel corso dell’incontro con Simona Ghizzoni, infatti, Alba Zari ha una sensibilità fotografica fortemente introspettiva, e i suoi lavori, sempre orientati alla ricerca, toccano spesso temi di importante contenuto sociale, dai centri d’igiene mentale ai disordini alimentari nella società americana. Ma non manca la componente più intima: uno dei suoi lavori più forti in questo sensoè The Y – Research of biological father, che nasce da un viaggio alla ricerca delle sue origini e del padre mai conosciuto. A influenzare le sue fotografie, poi, contribuisce la sua stessa storia personale, che l’ha portata a vivere sin da piccola in città e nazioni differenti: un’esperienza di viaggiatrice che si riflette in ogni suo lavoro.

Selfportrait of Myself continuerà con altri quattro incontri con cui Simona Ghizzoni indagherà il senso e il valore dell’autorappresentazione come racconto di sé.Dopo Anna Di Prospero e Alba Zari, toccherà a Silvia Camporesie ai suoi racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale.Per analizzare poi, il tema della famiglia sempre presente nel lavoro di Silvia Rosi, così come la riappropriazione proposta da Alessandra Calò attuata attraverso il recupero e la reinterpretazione di immagini d’archivio, fino ad arrivare alla ricerca di Paola Mattioli, una riflessione lunga una vita sull’identità femminile in relazione al linguaggio fotografico e ai fenomeni della visione.

Gli eventi on line saranno l’occasione per scoprire una storia personale per ognuna di loro, un percorso con motivi e radici diversi.

Il ciclo è organizzato con la collaborazione di Federica Muzzarelli e Raffaella Perna del Centro di Ricerca Fotografia Arte e Femminismo – Università di Bologna e della Collezione Donata Pizzi.

Segui la diretta sulla pagina Facebook di Fondazione Forma per la Fotografia