SELFPORTRAIT AS MYSELF
dialoghi su autoritratto e autobiografia

L’edizione 2023 di incontri online su fotografia e identitàideata e condotta da Simona Ghizzoni

Mercoledì 19aprile ore 19.00 con Marina Ballo Charmet

sui canali Facebook e YouTube di Fondazione Forma per la Fotografia

Sarà Marina Ballo Charmetla seconda protagonista di SelfportraitasMyself, la serie di dialoghi online ideata e condotta da Simona Ghizzoni e dedicata al tema dell’identità e dell’autoritratto in fotografia. Mercoledì 19aprile le due fotografe saranno in diretta sui canali Facebook e YouTube di Fondazione Forma per la Fotografia: l’appuntamento è alle ore 19.

Dopo il grande successo di partecipazione delle prime due edizioni, Fondazione Forma per la Fotografia ripropone il ciclo di incontri pensati per esplorare il territorio tra fotografia, identità e autorappresentazione, avvalendosi del contributo di Fujifilm Italia e della collaborazione del Centro di Ricerca Fotografia Arte e Femminismo dell’Università di Bologna.

La fotografia è spesso un mezzo con cui indagarsi, scoprirsi, scavare a fondo e definire la propria identità, e negli scorsi anni,autrici e autori hanno scelto la strada del racconto autobiografico per farsi conoscere e raccontare. Per il nuovo corso di SelfportraitasMyself, sempre a partire dall’autoritratto, Simona Ghizzoni accompagnerà il pubblico in un percorso di confronto intergenerazionale tra lo sguardo maschile e femminile. Dopo la conversazione con Lorenzo Castore, il prossimo 19aprilesarà quindi la volta di Marina Ballo Charmet.

Conversando con Simona Ghizzoni,Marina Ballo Charmet racconteràcome il percorso da psicoterapeuta infantile abbia influenzato i suoi lavori. Nelle sue fotografie, realtà e identità prendono forma nelle prime esperienze affettive, come nel progetto Primo campo, in cui le immagini, visioni dal campo visivo di un bambino piccolo in braccio a una figura familiare, suggeriscono appunto un’intimità, una vicinanza tattile e olfattiva. Infanzia che le consente di raccontare esperienze tanto private quanto universali, come inTatayin cui si riflette sul tema della paternità: ninne nanne in lingue e parole diverse si intrecciano a immagini che riportano a gesti privati, personali, afferenti alla sfera del quotidiano, ma al contempo valide ovunque e in ogni tempo.

Con un taglio trasversale fra genere, età ed eterogeneità di ispirazione, gli incontri di SelfportraitasMyself proseguiranno poi con Valentina Vannicola e alle sue scene reali ricreate secondo le dinamiche della cinematografia, passando per i reportage sociali e i ritratti di Toni Thorimbert fino all’emancipazione raggiunta attraverso l’arte di Tomaso Binga. Con tutti gli incontri,Simona Ghizzoni ci porterà così ad esplorare l’universo creativo di sei autori alla ricerca del senso e del valore di un gesto: quello dell’autorappresentazione come racconto di sé.

Per lo spirito che anima il progetto, ideatoper dar voce a professionisti del settore di diversa estrazione ed età e di confrontarsi tra loro e con il pubblico, FUJIFILM Italia si unisce a Fondazione Formaper la Fotografia anche per questa edizione in qualità di Brand Partner di SelfportraitasMyself. Non solo produzione di strumenti fotografici di alta tecnologia e affidabilità, FUJIFILM da sempre promuove la cultura dell’immagine, sostenendo progetti, manifestazioni, iniziative incentrate sull’espressione artistica, o pragmatica o indagatrice della fotografia.

CALENDARIO COMPLETO

Gli incontri saranno trasmessi in diretta sulle pagine Facebook e YouTube di Fondazione Forma per la Fotografia e visibili successivamente su www.formafoto.it

Mercoledì 19 aprile ore 19
MARINA BALLO CHARMET

Marina Ballo Charmet è nata a Milano dove vive e lavora. Da metà anni ottanta lavora con la fotografia e il video. Parallelamente, da più di trent’anni opera come psicoterapeuta infantile.

Suo soggetto privilegiato è il quotidiano, il “sempre visto” che lei stessa definisce “il rumore di fondo della nostra mente”. Adotta uno sguardo caratterizzato da mobilità percettiva e dal fuori fuoco, laterale o dal basso – tipico della condizione infantile – che restituisce una visione fluttuante, una “percezione periferica” legata al nostro preconscio. Tra le mostre personali: Out of Sight,  Fondazione Bevilaqua La Masa, Venezia(2022),Tatay, Triennale , Milano (2021), Fuori campo, Istituto Italiano di Cultura, Madrid (2019); Aubord de la vue, Le Point du Jour, Cherbourg (2019), Museo MAGA Gallarate (2018), Bleu du Ciel, Lyon (2018); milanopiazzaduomo (con Gabriele Basilico), Museo del Novecento, Milano (2015); Sguardo terrestre, MACRO (Roma, 2013); At Land. Bodyscape&Cityscape, Storefront for Art and Architecture, New York (2009); Il Parco, Triennale di Milano (2008); Marina Ballo Charmet, Centre National de la Photographie, Paris (1999). Ha partecipato alla XII Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia nel 2010 e alla XLVII Biennale d’Arte di Venezia nel 1997. Ha pubblicato diversi libri e cataloghi tra i quali Urv-àra, Segnature 21 (2021); Con la coda dell’occhio. Scrittisullafotografia, Quodlibet (2017) Out of the corner of my eye. Writings on photography, Quodlibet (ed. inglese, 2021), Au bord de la vue. Linee biografiche, Danilo Montanari Editore (2018), Sguardo Terrestre, MACRO-Quodlibet (2013), Oracoli, santuari e altri prodigi. Sopralluoghi in Grecia, Humboldt-Quodlibet (2013), Il parco, Charta (2008), Marina Ballo Charmet, Fotografie e video 1993/2007, Electa (2007), Primo campo, Le Point du jour Éditeur (2004), Rumore di fondo, Art& (1998), Con la coda dell’occhio, Art& (1995), Il limite, Associazione Culturale Italo Francese, Bologna, Bari (1992).

www.marinaballocharmet.com

 

Mercoledì 24 maggio ore 19
VALENTINA VANNICOLA 

Mercoledì 27 settembre ore 19
TONI THORIMBERT 

Mercoledì 18 ottobre ore 19
TOMASO BINGA

Workshop conclusivo a ottobre con SIMONA GHIZZONI

Simona Ghizzoni (1977) è fotografa, artista e attivista per i diritti delle donne. I suoi lavori sono radicati nel vissuto personale, che Ghizzoni rielabora e interpreta attraverso la fotografia e il video. Conosciuta per il suo lavoro di oltre dieci anni sui disturbi alimentari, Odd Days, e per le serie di autoritratti che affrontano il rapporto tortuoso e ambivalente tra essere umano e natura, Ghizzoni sfuma i confini tra il racconto autobiografico e la documentazione. Anche nei suoi lavori di ispirazione più documentaria, infatti, Ghizzoni tende ad impiegare una narrazione personale e partecipata, che nasce dall’intimo rapporto che crea con i suoi soggetti.  Le sue opere sono state presentate in mostre personali e collettive, tra cui al Nobel Peace Centre, Paris Photo, Photo España, Athens Photo Museum, Ex Mattatoio e Palazzo delle Esposizioni di Roma e figurano in alcune prestigiose collezioni come la Collezione Donata Pizzi. Il suo lavoro ha ricevuto diversi premi, come The Aftermath Project, Burn Magazine Emerging Photographer Grant, Margaret Mead Film Festival,Leica Oskar Barnack Award, Sony World Photography Award e World Press Photo nella categoria ritratti, tra gli altri. Ghizzoni è TEDX speaker e tiene regolarmente lectures in varie scuole ed università italiane ed europee. È co-fondatrice di MAPS Images. In Italia è rappresentata da MLB Gallery.

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