Paolo Ventura, In tempo di guerra
Mercoledì 11 ottobre alle ore 19, si inaugura a Forma, Centro Internazionale di Fotografia, la mostra di Paolo Ventura, IN TEMPO DI GUERRA.

Ad una prima occhiata In tempo di guerra, può sembrare una mostra in cui l’autore crea e racconta gli scenari crudi e intensi della Seconda Guerra Mondiale: il cadavere di un soldato che giace tra le montagne del centro Italia; un tedesco a Milano, nascosto in una cantina di una casa in Via Monte Nevoso, che viene catturato da alcuni partigiani ,dei soldati tedeschi a Torino che osservano il corpo del “gappista” G. Masi appena ucciso in uno scontro a fuoco. Ma, a differenza di altri lavori, le foto di Ventura sono palesemente finte: le immagini sono frutto di una meticolosa messa in scena e ognuna rappresenta un inesistente ma verosimile ricordo.
I soldati sono giocattoli e le scene e gli oggetti tra cui si muovono sono tutti riprodotti in scala. Come in una grottesca “casa di bambola”, Ventura mette in scena la guerra come rappresentazione ludica e grottesca senza sacrificare l’emozione e il dolore. Una riflessione sorprendente e profonda sul valore della documentazione e della memoria.

Di In tempo di guerra Francine Prose ha scritto: “queste fotografie generano una sospensione temporale, un silenzio malinconico durante il quale ci sembra quasi di sentir bisbigliare i misteri che riguardano la vita e la morte, il tempo e l’età, l’infanzia, l’innocenza e la consapevolezza dell’essere adulti, l’arte, la guerra, la storia, e poi domande come ‘Cosa stiamo guardando?’, ‘Cosa ci sembra di guardare?’, ‘E cosa pensiamo di quello che stiamo guardando?’”.
In tempo di guerra è stata presentata a New York presso la galleria Hasted Hunt, alla Photobiennale di Mosca a fine Marzo 2006, ad Arles a Luglio in occasione di Les Rencontres de la Photographie dove ha riscosso moltissimo sucesso.
Il libro è pubblicato da Contrasto.