Prix Pictet Earth

Viene presentato per la prima volta in Italia il prestigioso premio internazionale per la fotografia Prix Pictet alla sua seconda edizione.

È stata scelta la Fondazione Forma per la Fotografia come luogo privilegiato che dal 5 al 17 ottobre ospita una selezione di opere dei 12 finalisti dell’edizione 2009 di Prix Pictet, intitolata Earth, Terra.

Pictet
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Il soggetto di questa seconda edizione del premio è la sostenibilità e la terra a cui si riferisce il titolo vuole essere intesa non solo come il pianeta che ci ospita ma anche come il suolo su cui camminiamo e le ‘ferite’ che l’umanità gli ha inferto. Ferite dirette come, ad esempio, gli scavi delle miniere e dei pozzi petroliferi, i depositi di rifiuti a cielo aperto e dei liquami tossici e ferite indirette come quelle lasciate dai disastri naturali, i terremoti, le epidemie, le emigrazioni forzate delle popolazioni vittime di guerre e carestie.

Le immagini scattate denunciano le conseguenze dannose e spesso irreversibili provocate dallo sfruttamento  delle risorse naturali e gli effetti, immediati o a lungo termine, che uno sviluppo e una crescita non sostenibili hanno sulle comunità in tutto il mondo.

Il Prix Pictet Earth è stato aggiudicato a Nadav Kander, fotografo britannico, per la sua serie di scatti dedicati al fiume cinese Yangtze che ha ricevuto il premio dalle mani del presidente onorario Kofi Annan, ex Segretario Generale delle Nazioni Unite.

All’americano Ed Kashi, invece, è stato assegnato il Prix Pictet Commission, un incarico speciale – ‘costola’ vera e propria del premio ufficiale – offerto ogni anno dalla società organizzatrice Pictet & Cie che chiede ad uno degli artisti già selezionati per il premio di creare un corpus di lavori in regioni in cui Pictet & Cie sponsorizza il lavoro di una ONG, il cui operato riflette il tema del premio.

Dodici sono i finalisti scelti tra centinaia di fotografi da tutto il mondo che hanno partecipato alla selezione del premio: Darren Almond (UK), Christopher Anderson (Canada), Sammy Baloji (Congo), Edward Burtynsky (Canada), Andreas Gursky (Germania), Naoya Hatakeyama (Giappone),  Abbas Kowsari (Iran), Yao Lu (Cina), Edgar Martins (Portogallo), Chris Steele-Perkins (UK), Nadav Kander (UK), vincitore di Prix Pictet Earth, Ed Kashi (USA), vincitore di Prix Pictet Commission.

Nel 2009 Pictet & Cie ha patrocinato Azafady, un’organizzazione inglese con sede, tra le altre, in Madagascar dove agli inizi del 2010 Ed Kashi si è recato in viaggio.

Una selezione degli scatti realizzati da Kashi in quel meraviglioso paese sono tra le opere in esposizione a Forma, affiancate da un gruppo scelto dei lavori degli altri finalisti, incluse le opere del vincitore ufficiale del premio Earth.

I lavori di tutti i 12 finalisti approdano a Milano dopo essere stati coinvolti in un tour mondiale che partito nell’ottobre 2009 da Parigi arriverà in dicembre 2010 a Delhi, passando per Tessalonica, Dubai, Eindhoven, Dublino, Mosca, Losanna, Berlino e Madrid.

In occasione del premio è stato pubblicato il libro Earth, che accompagna la mostra, edito e distribuito internazionalmente da teNeues, in cui vengono illustrati i lavori dei 12 finalisti e di altri artisti selezionati per l’edizione 2009.

Storia del Premio

Il Prix Pictet nasce nel 2008 per volere della banca ginevrina Pictet & Cie, affermandosi in soli due anni tra i premi di fotografia più prestigiosi a livello internazionale. Lo scopo è di comunicare attraverso un mezzo potente come la fotografia dei messaggi di vitale importanza quali la sostenibilità ad un pubblico sempre più vasto.

La giuria è indipendente e composta da esperti e critici riconosciuti internazionalmente.

La terza edizione del Prix Pictet è stata presentata ai Rencontres d’Arles nel luglio 2010 ed i finalisti verranno resi noti a novembre a Parigi in occasione del “Paris Photo”. Il tema è “Growth”, Crescita, intesa in tutte le sue forme. Dalla vertiginosa crescita delle nostre città, con la loro sempre maggiore dipendenza dalle scarse risorse naturali, alla rapida crescita della popolazione e delle sue necessità, il tema della Crescita rappresenta una sfida ricca e creativa.