Una fantastica ossessione

Italo Zannier, Riposo, 1960
Italo Zannier, Riposo, 1960

Dal 16 gennaio al 1 marzo 2009

Giovedì 15 gennaio 2009, alle ore 18.30, presso FORMA Centro Internazionale di Fotografia di Milano, si inaugura la mostra UNA FANTASTICA OSSESSIONE. L’archivio di Italo Zannier nella collezione della Fondazione di Venezia.

Attraverso una selezione di immagini curata da Denis Curti, è la storia della fotografia italiana ad essere esposta a Forma.

Il progetto culturale promosso dalla Fondazione di Venezia, con l’acquisizione della collezione fotografica e libraria  di Italo Zannier, offre un’opportunità rara: poter accedere al materiale raccolto nel corso di una vita intera da uno dei maggiori studiosi della fotografia in Italia. Sono dagherrotipi, ambrotipi, cianotipi, stereogrammi, autocrome, ferrotipi, albumine, stampe al sale, polaroid e i nuovi materiali fotografici a essere racchiusi nella collezione.

La mostra presentata a Forma (circa cento fotografie in bianco e nero e a colori, per un campionario quasi completo di tutte le tecniche fotografiche conosciute), permette di ammirare esemplari preziosi per la storia della fotografia tra cui dagherrotipi e albumine di Nadar. L’incredibile stampa, fuori formato per l’epoca, Venezia al chiaro di luna di Carlo Naya del 1870, che restituisce un ritratto innovativo della città lagunare che stupisce per il gioco di luci e riflessi notturni.

Mimmo Jodice, Gli occhi di S. Pietro, 1999
Mimmo Jodice, Gli occhi di S. Pietro, 1999

Alla collezione, raccolta soprattutto per intenti di carattere didattico, non mancano le vedute dei fratelli Alinari, studio fotografico che ha costruito e continua a costruire la memoria del patrimonio italiano.

Le immagini di Paolo Gioli, Franco Vaccari e Nino Migliori, invece, testimoniano il momento in cui la fotografia riflette su se stessa e sul suo linguaggio. E ancora, si potranno ammirare le immagini di  Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Mario Cresci, Mimmo Jodice, Franco Fontana e molti altri grandi autori della fotografia italiana.

La mostra, costituita principalmente da materiali originali,  aiuta anche a comprendere il vivace dibattito culturale intorno alla fotografia che animava i vari circoli negli anni cinquanta e sessanta:  La Bussola di Giuseppe Cavalli, Mario Finazzi e Giuseppe Vender, La Gondola di Paolo Monti e Fulvio Roiter, il Misa di Mario Giacomelli e Piergiorgio Branzi, Il Gruppo Friulano per una nuova Fotografia di cui faceva parte lo stesso Italo Zannier.

Guido Guidi, Udine Villaggio del sole, 1999
Guido Guidi, Udine Villaggio del sole, 1999

“La fotografia è l’essenza della modernità, che ha emblematicamente rappresentato dal giorno in cui Daguerre e Talbot, nel gennaio 1839, proposero al mondo l’invenzione “maravigliosa”.(Italo Zannier)

La figura di Italo Zannier, impossibile da definire in modo univoco per la sua natura  poliedrica, si rispecchia nel materiale raccolto durante una vita dedicata interamente agli studi. Architetto di formazione sperimenta l’arte cinematografica prima di essere “folgorato dalla passione per la fotografia” che lo porterà ad esplorarla in tutti i suoi aspetti prima come autore, poi come critico e storico e infine come collezionista ….una fantastica ossessione insomma, quella di Italo Zannier, che continuerà a vivere e ad arricchire.